Da Adobe Commerce Cloud a Magento Open Source + Hyvä: il caso Tisanoreica

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Al Meet Magento Italy, Enrico Cammareri (founder di Avenyr) ha portato un caso reale molto concreto: il “downgrade strategico”, o meglio side-grade, da Adobe Commerce Cloud a Magento Open Source + Hyvä per il brand Gianluca Mech / Tisanoreica.
Non un semplice cambio di piattaforma, ma un percorso strutturato che unisce metodo, pulizia tecnologica e focus sui dati, con l’obiettivo di semplificare l’architettura e liberare budget per l’innovazione.

In questo articolo ripercorriamo i passaggi chiave dello speech e le lezioni utili per chi gestisce un e-commerce su Magento / Adobe Commerce.

Chi è Enrico Cammareri e qual è il contesto del progetto

Enrico Cammareri è fondatore di Avenyr, agenzia specializzata in:

  • e-commerce in full outsourcing
  • progetti multisite (in passato: 175 store da un’unica installazione)
  • progetti su Adobe Commerce, Magento Open Source, Mage-OS e Hyvä

Si definisce “amante dei dati”, con oltre 15 anni di esperienza nell’analisi e nella lettura dei numeri a supporto delle decisioni.

Il caso raccontato riguarda Gianluca Mech, noto al grande pubblico per il metodo Tisanoreica e la forte esposizione mediatica. L’azienda si trovava su Adobe Commerce Cloud, ma:

  • utilizzava solo una parte delle funzionalità disponibili
  • aveva esigenze di semplificazione, ottimizzazione dei costi e velocità di evoluzione del progetto
  • stava valutando perfino il passaggio a Shopify

Da qui nasce il progetto di migrazione laterale: da Adobe Commerce Cloud a Magento Open Source + Hyvä, con una visione chiara di breve, medio e lungo periodo.

Il metodo Avenyr: Now – True – Next

Enrico struttura il lavoro usando un framework interno, il metodo Avenyr “Now – True – Next”, applicato anche al caso Gianluca Mech:

  • Now
    Fotografare lo stato attuale, stabilizzare il progetto e capire cosa davvero serve.
  • True
    Entrare nel vivo: definire KPI, semplificare, ripulire, progettare l’infrastruttura corretta.
  • Next
    Portare innovazione “vera” solo dopo aver costruito fondamenta solide.

L’idea di fondo è semplice:

prima si mette in sicurezza la base, poi si lavora sull’effetto wow.

Fase NOW: perché lasciare Adobe Commerce Cloud

Effetto Pareto: usare il 20% di una piattaforma Enterprise

Analizzando il progetto esistente, Avenyr applica un ragionamento di tipo Pareto 80/20:

  • Adobe Commerce offre moltissimo, ma
  • il cliente usava solo circa il 20% delle sue potenzialità
  • l’80% restante non era conosciuto o comunque non sfruttato

Da qui una domanda chiave:
ha senso pagare per una soluzione Enterprise se il business non ha bisogno reale di tutte le feature, soprattutto in quella fase?

Le domande strategiche del cliente

Durante l’audit emergono alcune domande concrete da parte di Gianluca Mech:

  • Le funzionalità native di Adobe Commerce erano state utili?
    , in quella fase Adobe Commerce era stata una scelta sensata.
  • È indispensabile restare su Adobe Commerce Cloud per gli obiettivi attuali e futuri?
    No, è possibile arrivare agli stessi risultati con un’architettura diversa.
  • Possiamo evitare di rinnovare la licenza senza perdere ciò che conta?
    , a condizione di riprogettare bene stack e infrastruttura.
  • Il backend cambierà radicalmente?
    → No: la base resta Magento, quindi continuità per chi lavora ogni giorno nella piattaforma.
  • Le feature B2B di Adobe verranno mantenute?
    No, vengono perse, ma dall’analisi emerge che il cliente non le utilizzava in modo critico.

Parallelamente, il cliente stava pensando di migrare a Shopify: la proposta Avenyr sposta la discussione da “quale piattaforma scegliere” a “quali obiettivi vogliamo raggiungere e con quali fondamenta”.

Il piano B: continuità operativa prima di tutto

Un elemento chiave del racconto è l’attenzione alla continuità di servizio:

  • La licenza Adobe Commerce Cloud scadeva a fine agosto
  • Il progetto di migrazione doveva attraversare anche il periodo estivo (ferie, altri progetti in coda)
  • Il sito non poteva permettersi down o “sito in manutenzione”, trattandosi di un’azienda che fattura milioni

Per questo, su indicazione del team tecnico, viene creato un piano B infrastrutturale:

  • creazione di una macchina temporanea di hosting per supportare l’installazione esistente (Magento 2.4.3)
  • nessun investimento inutile in aggiornamenti su un ambiente destinato a essere dismesso
  • concentrazione degli sforzi sulla nuova infrastruttura che avrebbe ospitato Magento Open Source 2.4.8

In sintesi, la fase Now ha due risultati:

  1. capire che Adobe Commerce Cloud non era più allineato al rapporto costi/benefici del progetto
  2. costruire una rete di sicurezza per garantire continuità durante la migrazione

Fase TRUE: semplificare l’architettura, non complicarla

Pulizia dei moduli: “pulire è più difficile che aggiungere”

Nella fase True, Enrico insiste su un concetto fondamentale:

“La vera forza sta nell’essenziale, non nell’eccesso.”

Il team Avenyr:

  • mappa l’intero progetto
  • elenca tutti i plugin e i moduli installati
  • scopre che molti di questi erano superflui, dimenticati o non più necessari, frutto di passaggi di più agenzie nel tempo

Per gestire la complessità:

  • creano una lista condivisa in CSV su Drive
  • per ogni modulo vengono definite:
    • funzione
    • necessità reale
    • eventuale sostituzione o rimozione
  • il foglio diventa la base operativa condivisa per tutto il team di sviluppo

Obiettivo: togliere il superfluo per arrivare a un’architettura più snella, manutenibile e performante.

Nuova infrastruttura: Magento Open Source 2.4.8 predisposto al multistore

Sul fronte tecnico, viene predisposta una nuova infrastruttura per:

  • Magento Open Source 2.4.8
  • con predisposizione al multistore, per:
    • separare l’esperienza B2C (la “signora Maria”, ossia il cliente al minuto)
    • evolvere in parallelo il mondo B2B (erboristerie, farmacie) e il futuro click and collect

Sostituire i servizi “Cloud” con componenti mirati

Passare da Adobe Commerce Cloud a Magento Open Source significa anche ripensare:

  • sicurezza
  • caching
  • gestione del traffico
  • deliverability delle email transazionali

Nel caso Gianluca Mech, Avenyr sceglie:

  • servizi di sicurezza tipo Cloudflare affiancati da WAF dedicato
  • una strategia di cache efficace e allineata alle esigenze di performance
  • per le email transazionali, uso di un’ estensione con corretta configurazione SMTP, per evitare problemi di spam e garantire recapito affidabile

Sono scelte molto pratiche: si tolgono i servizi “tutto incluso” del Cloud, ma si ricompone un ecosistema più modulare e controllabile.

Migrazione dati: la “precisione invisibile”

Enrico sottolinea un punto spesso sottovalutato:

“La migrazione perfetta è quella di cui nessuno si accorge.”

Per il progetto Gianluca Mech:

  • vengono importati catalogo e storico ordini
  • particolare attenzione ai valori nutrizionali, alle intolleranze e alle informazioni sensibili di prodotto:
    • gestione tramite database esterno
    • aggiornamento tramite job semi-automatici che aggiornano i dati in base ai lotti di produzione
  • questo evita errori manuali e semplifica la manutenzione di informazioni critiche

Sul fronte SEO:

  • la struttura viene mantenuta coerente
  • nessun “passo indietro” a livello di traffico
  • i dati di SEOZoom e Google Search Console confermano una migrazione senza impatti negativi su visibilità organica

Hyvä: da standard a eccellenza dell’esperienza utente

Perché Hyvä

Avenyr lavora con Hyvä dal 2021, anche su progetti complessi. Nel caso Gianluca Mech, il tema viene scelto perché:

  • risponde ai requisiti minimi di accessibilità (ulteriormente migliorati con interventi ad hoc)
  • garantisce performance elevate
  • è già stato usato con successo in altri cinque progetti, quindi non è una scelta sperimentale ma testata sul campo

Il risultato: un passaggio da uno standard a un livello di UX ed esperienza molto più alto, senza rinunciare alla solidità della base Magento.

Page builder e gestione contenuti: Mage-OS Advanced Widgets

Il team, però, non era pienamente soddisfatto dell’uso del page builder nativo Hyvä dal punto di vista della semplicità d’uso per il cliente.

Grazie al contributo della community Mage-OS, vengono adottati gli Advanced Widgets, che:

  • si integrano con gli UI Component
  • permettono di gestire in maniera più rapida e flessibile i contenuti esposti a front-end
  • agevolano le attività di content marketing e gestione quotidiana del sito da parte del team interno

UX: migliorare la scheda prodotto senza “traumatizzare” i clienti

Un altro passaggio interessante dello speech riguarda la scheda prodotto.

La versione precedente presentava criticità:

  • prezzo posizionato in modo poco intuitivo
  • informazioni sparse e poco strutturate
  • indicazioni su spedizione gratuita poco chiare
  • icone e call to action non ben organizzate
  • un layout complessivamente “confusionario”

Obiettivo di Avenyr: migliorare senza stravolgere, per non disorientare clienti abituali in un sito che genera già fatturato.

La nuova scheda prodotto:

  • raggruppa tutta la parte “acquisto” in un blocco chiaro e coeso
  • organizza le informazioni con icone e bullet point
  • rende più leggibili informazioni chiave come pagamenti, spedizione, benefici del prodotto
  • migliora la leggibilità e la coerenza visuale

Il risultato è una UX più ordinata, con un potenziale aumento del tasso di conversione (da misurare nei mesi successivi).

Quando il piano A va storto: il caso delle recensioni

Non tutto fila liscio, e lo speech è molto trasparente anche su questo:

  • il plugin per le recensioni non si è dimostrato compatibile come previsto con Hyvä + Magento 2.4.8
  • con la deadline vicina e il piano B già pronto, il team decide di:
    • accantonare temporaneamente le recensioni
    • privilegiare il go-live del nuovo sito stabile e performante

Scelta pragmatica: alcune feature possono attendere, la continuità di business no.

Fase NEXT: verso l’omnicanalità evoluta

La parte Next, come sottolinea Enrico, è quella che deve ancora essere sviluppata, ma la direzione è chiara.

Separare UX B2C e B2B

Dall’ascolto delle erboristerie e farmacie (B2B) emerge un feedback forte:

  • il sito pensato per la “signora Maria” non è adatto agli operatori professionali
  • la UX “ibrida” non funziona: il B2B si perde in un’esperienza pensata per il B2C

Soluzione progettuale:

  • multisite:
    • un sito per il B2C, con logiche e contenuti dedicati al consumatore finale
    • un sito per il B2B, pensato su misura per le esigenze di erboristerie e farmacie

Nasce il concetto di “Click&Collect”

Il passo successivo è il sistema di click and collect, con benefici per:

  • B2C
    • possibilità di ritirare in farmacia senza costi di spedizione
  • B2B (farmacie, erboristerie)
    • possibilità di offrire prodotti senza avere necessariamente magazzino dedicato
  • azienda
    • maggiore capillarità territoriale
    • un vero modello di omnicanalità, in cui online e punti fisici lavorano in sinergia

Il progetto riguarda inizialmente l’Italia, con estensioni future verso l’estero.

Avatar AI di Gianluca Mech

Nella fase Next entra in gioco anche l’intelligenza artificiale (non legata direttamente a Magento):

  • sviluppo, con una software house, di un avatar AI di Gianluca Mech
  • obiettivo: fornire consulenze in tempo reale in farmacia/erboristeria
  • scenario: mentre il cliente aspetta in coda, l’avatar può:
    • spiegare il metodo Tisanoreica
    • guidare nella scelta dei prodotti
    • portare il cliente fino alla decisione d’acquisto

Si tratta di un’esperienza che avvicina l’e-commerce a una forma di “live consulting” distribuita, per rendere scalabile il know-how del brand.

Costi, performance e valore reale

Enrico condivide anche un ordine di grandezza delle voci economiche:

  • Licenza Hyvä: costi trasparenti noti alla community
  • Hosting annuale per il traffico attuale: circa 4.000 €, più servizi di DDoS protection e WAF
  • Manutenzione: circa 6.500 €
  • 190 ore dedicate al multisite

La migrazione a Magento Open Source + Hyvä, unita alla nuova infrastruttura, porta a:

  • miglioramenti significativi nelle performance (verificabili anche con strumenti terzi)
  • una riduzione dei costi ricorrenti rispetto allo scenario Adobe Commerce Cloud
  • una piattaforma più flessibile, pronta per l’evoluzione futura (Mac&Collect, multistore, AI, estero)

Una lezione di “innovazione semplificata”

Il caso Gianluca Mech, nelle parole di Enrico, dimostra che:

  • un approccio strategico all’e-commerce può trasformare criticità tecniche in opportunità di crescita
  • l’accessibilità, la semplificazione architetturale e la cura dei dettagli invisibili (migrazione dati, SEO, UX) sono spesso più importanti dell’inseguire la “funzione spettacolare”
  • l’architettura migliore non è quella che “supporta tutto quello che potresti voler fare”, ma quella che eccelle in ciò che devi fare davvero

In altre parole:
meno complessità, più sostanza.
Magento Open Source + Hyvä, se progettati con metodo, possono essere un upgrade strategico.

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