Usabilità di un Sito E-Commerce e CRO (Conversion Rate Optimization): 5 Domande a Francesco Chiappini

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1. Ciao Francesco, parlaci un pò di te.

Ciao ragazzi e Grazie per l’intervista!
Mi reputo un pioniere dell’ E-Commerce avendo iniziato quest’avventura nel lontano 2003, vedendo in più di 10 anni le continue evoluzioni del settore e dei player di riferimento.

Negli ultimi anni mi sono dedicato principalmente alla pianificazione dei business online (business model), alla C.R.O. e al Marketing Automation attraverso un mio sistema di marketing (ecommerce-automatico.it).
Oltre alla consulenza mi occupo di formazione professionale per imprenditori e web agency, e sono spesso relatore ai principali eventi di settore.

Francesco Chiappini

Scrivo abitualmente sul mio blog ecommerce-school.it/blog.

2. Hai da poco tenuto il corso CRO e Marketing automation, quanto possono influire queste strategie sulla vita di un E-Commerce?

Molto! ma come tutte le strategie è importante pianificarle ed inserirle nel momento opportuno, ma soprattutto su modelli di business che funzionano.

Puoi fare la CRO che vuoi, ma se il tuo E-Commerce non è stato ben pensato, non esiste marketing o usabilità che ti faccia vendere.

Dando per scontato che la base sia buona, la CRO rappresenta un’ottima opportunità per aumentare le vendite sul traffico consolidato del sito, senza dover acquisire nuovi clienti ma ottimizzando il tasso di conversione sui visitatori esistenti.

In Ecommerce School per fare CRO utilizziamo un nostro workflow, che analizza le criticità tecniche e di Usability fino all’ascolto e monitoring degli utenti, ai test A/B, per poi finire con il redesign.

La cosa importante nel fare CRO è non basarsi su ipotesi personali (per quanto si possa avere esperienza), ma sui dati e su quello che dicono i clienti del sito: sono loro che pagano e l’E-Commerce deve essere modellato su chi acquista sul tuo store.
I Test A/B aiutano a dimostrare che le modifiche in termini di usabilità funzionano, basandosi sui dati.

Molti credono che migliorando l’usabilità del sito, il giorno dopo aumenteranno le vendite, ma la CRO è un processo costante e l’ottimizzazione spesso impiega del tempo per mostrare i suoi frutti.

Il Marketing Automation invece è una figata pazzesca (scusate l’euforia 🙂 ), e se impostato a dovere produce grandi risultati.

E’ importante inserirlo nel piano marketing, ma deve essere attivato quando si ha già un minimo di traffico consolidato, un buon database clienti e dei dati sui quali far lavorare gli algoritmi.

Per poter produrre risultati tangibili è necessario avere almeno >50.000 visite mese (o (e molti visitatori di ritorno) altrimenti il costo dell’attività può essere troppo oneroso rispetto al ROI.

Il Marketing Automation per Ecommerce (vedi ecommerce-automatico.it) include una suite di attività ( prodotti raccomandati, mail marketing one to one, web personalitazion etc) e tutti sono più o meno efficaci.

Tra questi, quello che ci sta dando maggiore soddisfazione, oltre la “mail marketing one to one” (ossia con contenuti personalizzati per ogni utente), è la “web personalization” che permette di modificare il layout del sito (grafiche, testi, prodotti etc), in base al tipo di utente o al suo comportamento.

La personalizzazione del web permette di rendere rilevante il tuo sito per ognuno dei tuoi visitatori.

Esempio 1:

Francesco Chiappini

Esempio 2:

Francesco Chiappini 3

Importante: non vedere il Marketing Automation come un software, ma come una strategia di marketing da integrare nel marketing tradizionale.
Il software è uno strumento, le automazioni che metti in pratica invece sono legate alla capacità di aumentare le vendite e i risultati sono legati a queste.
Sicuramente i software aiutano nella gestione, tra i migliori Evergage, Marketo e segnalo un’interessante start up italiana Adabra.

3. Perché scegliere Magento per creare un sito E-Commerce di successo?

Premetto che il successo di un E-Commerce non dipende dalla piattaforma ma dal business plan, e che il CMS è solo una parte di un progetto web.
Mi piace immaginarlo come la vetrina di un negozio, che non significa obbligatoriamente che ti farà vendere.

Il gestionale (ERP) è altrettanto importante come eventuali software di terzi parti per gestire logistica, immagini e parte amministrativa/finanziaria.
Detto ciò tra gli open source Magento a mio parere rappresenta ad oggi quello con maggior valore in termini di rivendibilità e di scalabilità, soprattutto laddove si devono gestire molti store e grossi cataloghi.
Se tra i vostri obiettivi c’è quello di rivendere l’E-Commerce un giorno, sicuramente chi vi comprerà valuterà anche il Cms e Magento rappresenta una soluzione di valore e integrabile su sistemi già esistenti.
Oltre a questo, la solidità e la grande community intorno al software lo rendono tra i più futuribili.
Il contro però è che è necessario affidarsi a dei programmatori esperti perché è facile compromettere il codice o fare errori grossolani.
Inoltre necessita di un’ ottimizzazione server qualificata per andare veloce.

Diffidate da preventivi low cost (ma questo in generale sul web).
Magento 2 è migliorato molto lato backend ed in termini di prestazioni, appena si sarà completamente stabilizzato credo che Magento crescerà ancora di più.

4. Al corso E-Commerce ci parlerai di usabilità e wireframing. Qualche anticipazione?

Partire subito con un sito usabile permette di stare tranquilli per i primi anni e di avere sin dall’ inizio una piattaforma che ottimizza al massimo le vendite.

Molti web designer spesso non sono orientati al marketing, per non parlare dei creativi, e dunque vedremo quali elementi prevedere nel layout e come velocizzare il processo d’acquisto dalla home page al checkout.

I wireframe sono parte di questo processo, perché prima di mettere mano al layout, il sito va concepito sul target di riferimento. Inoltre non si deve partire da un template, ma il design bisogna averlo in testa sin dall’inizio e schematizzarlo in wireframe, permette di ragionare sulla struttura e sulle logiche di navigazione spesso più importanti delle frivolezze grafiche.

5. Sei un esperto formatore del ramo E-Commerce, che consigli vuoi dare a chi possiede o vuole aprire un E-Commerce?

I consigli sono tanti, ma partirei da quelli basici.
Prima di andare in Agenzia e chiedere di fare il sito web, l’imprenditore deve obbligatoriamente farsi produrre un business plan (o business model) per capire se entrare in quel mercato e impostare una strategia a 24-36 mesi per raggiungere il break even.

Troppo spesso chi apre un E-Commerce parte dal suo budget e non da quanto quel mercato di riferimento richiede per posizionarsi in quel settore.
Se apro una pizzeria a Bologna posso spendere 200/300mila €, un centro estetico 100mila€ perché un E-Commerce dovrebbe costare meno?

Sul mio blog parlo molto di avviamento di business e di management con molti articoli e guide gratuite che consiglio di leggere.

Un altro consiglio fondamentale è quello di formarsi in materia, in quanto l’ E-Commerce richiede competenze specifiche e trasversali che nel retail non sono presenti.
Per quanto un imprenditore sia bravo nell’ offline ed abbia prodotto grandi risultati, nel web deve fare i conti con un lavoro tutto nuovo.
E’ vitale non farsi trovare impreparati per poter guidare e delegare e soprattutto evitare le mille fregature presenti online.

Per questo da anni portiamo in aula con la mia scuola di formazione Ecommerce School uno dei corsi più completi per gli imprenditori e gli E-Commerce manager, che insegna un sistema da applicare all’ E-Commerce dall’inizio alla fine.

Francesco Chiappini sarà uno dei relatori del Corso E-Commerce con Magento e in questa occasione potrai consultarlo e chiedere pareri circa le sue strategie.

Se ancora non l’hai fatto iscriviti subito al Corso E-Commerce con Magento, i posti sono limitati!

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