Google Tag Manager per Magento 2: guida completa e novità 2025

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Per chi gestisce uno store online con Magento 2, Google Tag Manager (GTM) è uno strumento imprescindibile. Permette di semplificare la gestione dei tag di monitoraggio (come Google Analytics, Facebook Pixel, Google Ads) senza dover mettere mano al codice sorgente del sito.

Cos’è Google Tag Manager e perché usarlo su Magento

Google Tag Manager consente agli amministratori di aggiungere, modificare e gestire tag di terze parti in maniera centralizzata. Questo significa meno dipendenza dagli sviluppatori e un notevole risparmio di tempo, soprattutto quando si eseguono campagne marketing o si tracciano azioni degli utenti. GTM include strumenti per il debug e il monitoraggio degli eventi, rendendo l’implementazione più fluida e affidabile.

Quindi in sostanza attraverso GTM, avrai:

  • Meno interventi tecnici
  • Più velocità nel lanciare campagne
  • Possibilità di monitorare eventi personalizzati
  • Migliore gestione della privacy e del consenso

Grazie al supporto per trigger e tag personalizzati, è possibile tracciare tutto: dalle visualizzazioni di pagina alle interazioni utente, fino alle conversioni e agli acquisti.

Come funziona GTM in Magento 2

L’integrazione parte creando un account GTM e un contenitore dedicato al sito.

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Google fornisce uno snippet di codice da inserire nell’<head> e nel <body> di tutte le pagine del sito. Questo frammento agisce da “regista”, caricando solo i tag configurati e autorizzati nell’interfaccia GTM.

I tag sono frammenti di codice che inviano dati a servizi esterni. GTM include modelli predefiniti per servizi popolari (come Google Ads) e consente l’inserimento di tag HTML personalizzati. Una volta creato un tag, ne configuri il comportamento e le condizioni di attivazione.

Impostazione dei Trigger

I trigger determinano quando il tag si attiva: al caricamento di una pagina, al click su un elemento, all’invio di un modulo o a eventi dinamici del sito.

I più comuni includono:

  • Visualizzazione di pagina: si attiva al caricamento di una pagina.
  • Click: si attiva quando l’utente clicca su un elemento specifico.
  • Invio di un modulo: si attiva quando un form viene inviato.
  • Eventi personalizzati: basati su interazioni più complesse.

Preview, debug e pubblicazione

Prima della pubblicazione, puoi testare i tag con la modalità Anteprima di GTM per Magento 2. È possibile visualizzare quali tag si attivano e identificare eventuali problemi grazie alla console di debug integrata.

Una volta pubblicato, lo script GTM carica i tag secondo i trigger definiti, tracciando azioni come:

  • Pagine visitate
  • Aggiunte al carrello
  • Conversioni E-Commerce

Questi dati vengono inviati ai servizi di monitoraggio (come Google Analytics o Facebook Ads), utili per ottimizzare le performance del sito e delle campagne pubblicitarie.

Novità 2025: GTM carica automaticamente i tag Google

Una delle evoluzioni più importanti introdotte da Google ad aprile 2025 riguarda proprio il caricamento dei tag. Ora, GTM inserisce automaticamente i principali tag di Google, come:

  • Google Analytics 4 (GA4)
  • Google Ads conversion tracking
  • Google Ads remarketing

Questo comporta una semplificazione enorme: non serve più creare manualmente questi tag nell’interfaccia GTM. Vengono inseriti automaticamente nel sito, garantendo:

  • Setup più rapido e accurato
  • Prestazioni migliorate (meno codice ridondante)
  • Miglior tracciamento, con meno errori o dati mancanti
  • Conformità più semplice alle normative sulla privacy, grazie a un’integrazione più stretta con Google Consent Mode

Per i siti Magento 2, significa meno configurazioni tecniche e maggiore affidabilità nel monitoraggio delle conversioni e del comportamento utente.

Per assicurarti che tutto funzioni in modo corretto sul tuo E-Commerce, puoi fare una verifica attraverso la seguente checklist:

  • Verifica la configurazione GTM esistente su Magento 2.
  • Controlla la compatibilità di eventuali tag personalizzati.
  • Allinea la struttura del data layer Magento alle nuove specifiche.
  • Dopo l’update, esegui test approfonditi.

L’aggiornamento dà poi priorità ai tag di Google, quindi i tag di terze parti, come Facebook Pixel, potrebbero essere caricati in modo differente.

È quindi importante:

  • Verificare le condizioni di attivazione.
  • Testare il comportamento post-update.
  • Valutare il passaggio a un sistema di tagging server-side per maggiore controllo.

Configurazioni avanzate per potenziare GTM su Magento

Per chi vuole andare oltre la configurazione base, ecco alcune strategie avanzate:

1. Server-side tagging

Il tagging lato server elabora i dati su un server anziché nel browser dell’utente.

Trasferire il caricamento dei tag dal browser al server migliora:

  • Le performance del sito
  • La privacy degli utenti
  • Il controllo sui dati raccolti

2. Tracciamento conversioni Google Ads

Con l’update 2025, configurare il tracciamento delle conversioni è ancora più semplice. Basta collegare l’account Google Ads in GTM, attivare il tracciamento automatico e impostare le azioni desiderate (acquisti, iscrizioni, ecc.).

Ecco cosa dovrai fare:

  1. Collega l’account Google Ads a GTM.
  2. Attiva il tracciamento automatico delle conversioni.
  3. Configura le azioni di conversione in Google Ads.
  4. Verifica il corretto monitoraggio.

3. Integrazione Facebook Pixel

Il monitoraggio del pixel di Facebook ti consente di misurare le conversioni. Aiuta anche a creare un pubblico mirato per il retargeting.

Per tracciare eventi su Facebook:

  • Crea un Facebook Pixel tramite Meta Business Manager
  • Inserisci il codice in un tag HTML personalizzato su GTM
  • Usa trigger Magento per esemio PageView, acquisti, aggiunta al carrello per tracciare gli eventi chiave
  • Assicurati che il livello dati del tuo negozio Magento sia configurato correttamente. Questo aiuta a trasmettere a Facebook i dati dell’e-commerce, come dettagli e prezzi dei prodotti.

4. Eventi personalizzati su Magento

Magento ha azioni specifiche degli utenti che puoi monitorare per ottenere informazioni più dettagliate.

Puoi infatti tracciare eventi come:

  • Aggiunta alla wishlist
  • Registrazione utente
  • Iscrizione alla newsletter
  • Confronto prodotti

Basta definire eventi nel data layer e creare i relativi trigger/tag su GTM.

5. Google Consent Mode

Google Consent Mode ti consente di personalizzare il comportamento dei tag di Google. Questo avviene in base al consenso dell’utente per il trattamento dei dati.

GTM supporta Google Consent Mode, fondamentale per il GDPR:

  • Raccoglie e rispetta il consenso dell’utente
  • Attiva i tag solo quando l’utente ha dato l’autorizzazione
  • Può essere integrato con una CMP (Consent Management Platform) compatibile

Segui questi step:

  • Nel container GTM, abilita l’impostazione Google Consent Mode.
  • Utilizza una piattaforma di gestione del consenso per raccogliere e memorizzare le scelte di consenso degli utenti.
  • Regola i tag di Google in modo che rispettino le preferenze relative alla modalità di consenso. In questo modo, i dati verranno elaborati solo quando acconsenti.

Conclusione

Con l’introduzione del caricamento automatico dei tag Google, Google Tag Manager diventa ancora più potente ed efficiente per chi gestisce un E-Commerce su Magento 2. Meno lavoro manuale, maggiore precisione nel tracciamento, e un’infrastruttura più solida per rispettare le normative sulla privacy.

Se ancora non hai configurato GTM sul tuo store, questo è il momento ideale per farlo. E se lo stai già usando, assicurati che la tua configurazione sia aggiornata alle ultime novità 2025.

Fonte: mgt-commerce.com

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